Bernardí Roig (Palma di Maiorca, 1965), è uno dei grandi riferimenti dell’arte spagnola degli ultimi quindici anni. Attraverso un’ampia selezione di opere dal 1998 al 2009, la monografia propone una panoramica sulla carriera di questo celebrato artista contemporaneo. Come spiega Demetrio Paparoni “Non estraneo alla cultura postmoderna, nella quale si riconosce – essendo nato nel 1965 – Roig fa interagire all’interno del proprio lavoro tutto ciò che negli anni della sua formazione ha stimolato il suo interesse. Sul piano dei contenuti rimette in gioco elementi della cultura religiosa barocca con diverse forme di esistenzialismo novecentesco di derivazione mitteleuropea… Sul piano formale Roig cerca invece un momento di sintesi tra le speculazioni teorico-formali sperimentate negli anni sessanta e settanta dai concettuali e dai minimalisti e la mimica facciale dei busti realizzati in piombo, pietra o legno oltre tre secoli or sono dall’austriaco Franz Messerschmidt, scultore la cui vita è segnata da allucinazioni visive e uditive e al quale si devono inquietanti ritratti. Per le sue sculture Roig si serve di calchi che ottiene prendendo l’impronta di modelli umani con garze imbevute di gesso. In base al risultato cercato, sceglie poi di realizzarle in resina poliuretanica, a volte mista a polvere di marmo, oppure in alluminio o bronzo interamente dipinti di bianco.” La monografia (in edizione inglese con testi tradotti in spagnolo e italiano) comprende un saggio introduttivo di Demetrio Paparoni, le schede delle opere a cura di Ida Parlavecchio, una sezione dedicata agli scritti di Roig, la biografia dell’artista e la bibliografia.
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