BLU OLTREMARE 817

BLU OLTREMARE

BLU OLTREMARE 817

Il Blu Oltremare 817
è chimicamente un polisolfuro di sodio e alluminosilicato, identico alla lazurite, il componente blu del lapislazzuli.
Viene prodotto secondo un processo che coinvolge reagenti inorganici non tossici.
È un blu intenso, estremamente resistente alla luce, semitrasparente, con un medio-alto potere tingente.


Metodi analisi
817
Composizione FE203ISO 1248%
Densità AssolutaISO 787/10ca. g/ml 2,3
Massa Volumica ApparenteISO 787/11ga/ml 0,6-0,7
Residuo al Setaccio mm 0.045ISO 787/7Max % 0,8
pHISO 787/9pH 7-8
Sali SolubiliISO 787/3Max % 1,5
Assorbimento OlioISO 787/5g/100g 23-33
Stabilità al CaloreSIOF 15°C 1h 300°
Stabilità alla LuceSIOF 141-8 8°
UmiditàISO 787/2°C 1h 1°

Etimologia

Il nome “blu oltremare” deriva dal fatto che il lapislazzuli veniva estratto principalmente in Oriente e dai porti del Vicino Oriente (SiriaPalestinaEgitto) arrivava in Europa; da qui “Oltremare”, nome che questi territori avevano in epoca medievale.

Storia

Il Bacio di GiudaCappella degli Scrovegni

Il più antico uso conosciuto di questo pigmento risale a VI – VII secolo nei dipinti dei templi afghani vicini al più noto giacimento di lapislazzuli. L’uso di questa pietra è documentato in dipinti cinesi del X e XI secolo, in India nei dipinti murali dell’XI, XII e XVII secolo, nei manoscritti miniati anglosassoni e normanni scritti dopo il 1100.

Il blu oltremare era un pigmento di difficile lavorazione e, a meno di utilizzare in partenza del minerale molto puro, ciò che si otteneva dopo la macinazione era una polvere blu tendente al grigio chiaro.

All’inizio del XIII secolo fu introdotto un metodo per migliorarne la qualità di cui ci rimane una descrizione fatta dall’artista del XV secolo Cennino Cennini. Il minerale, finemente macinato, mescolato con cera fusa, resine ed oli viene avvolto in un panno e impastato in una soluzione diluita di liscivia. Sul fondo del contenitore si raccolgono le particelle blu, mentre le impurità e i cristalli incolori rimangono nel bulk. Il procedimento va ripetuto almeno tre volte. Il residuo finale, costituito in gran parte da materiale incolore e poche particelle blu, è apprezzato come smalto per la sua trasparenza blu chiara.

disponibile in sacchi da 25 kg

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