Julia «Butterfly» Hill e l'utopia degli alberi

Julia «Butterfly» Hill, protagonista di un gesto estremo rimasto nella storia - vivere per oltre due anni su una sequoia millenaria per impedirne l'abbattimento - è sabato 3 settembre nel borgo medievale di Canale di Tenno a Casa degli Artisti, per un incontro pubblico dal titolo «L'utopia degli alberi» (inizio alle ore 18).

È il 10 dicembre del 1997 quando la ventitreenne Julia Hill sale su Luna, una sequoia di mille anni nella foresta di Headwaters in California, dichiarando che non ne sarebbe scesa fino a quando la Pacific Lumber Company, all'epoca la più potente industria americana del legname, non avesse rinunciato al suo abbattimento. Julia non scenderà che dopo oltre due anni: Luna salva, lei un simbolo mondiale della lotta per la difesa dell'ambiente.

Julia Hill, reduce da un gravissimo incidente stradale, era in viaggio con alcuni amici lungo la costa occidentale degli Stati Uniti, quando giunse nei boschi di Humboldt County e s'imbatté nei lavori di diboscamento delle sequoie millenarie, che furono causa tra l'altro la frana di una significativa parte della montagna sulla cittadina di Stafford. Julia ha trascorso 738 giorni su una piccola e traballante piattaforma a 60 metri dal suolo, costantemente esposta agli attacchi che la Pacific Lumber's sferrava contro di lei, ad esempio tenendola sveglia di notte con elicotteri e fari accecanti, minandone la resistenza con il suono costante di trombe e con l’abbaiare dei cani, fermando quanto più possibile gli amici che, con carrucole, le fornivano cibo, acqua, giornali e libri. Ha vissuto in balia di tempeste violentissime, tormentata dal dubbio, dalla fame, dal freddo, dalla solitudine e dal dolore di assistere, attorno a lei, alla distruzione di una foresta antichissima.

A Canale di Tenno con Julia - in dialogo con Paolo Ghezzi (giornalista e scrittore) e Roberta Bonazza (manager culturale) - ci si chiederà se occuparsi del futuro degli alberi è un lusso o una necessità. «Potrebbe sembrare un diversivo – spiegano gli organizzatori – in questi tempi di umana ferocia, dedicare attenzione alla salvaguardia dell'ecosistema ma, come ci ha insegnato anche papa Francesco nell'enciclica “Laudato si'”, l'umanità si salverà solo insieme a madre e sorella Terra. Julia Hill, che ha vissuto due anni in cima ad una secolare sequoia per difenderla dalla distruzione, arriva da San Francisco in Trentino per raccontare la sua lotta per la difesa dell'ambiente, una scelta coerente della sua vita controcorrente.

La testimonianza di Julia Hill sarà raccontata a quasi vent'anni da quello straordinario gesto «utopico» nell'ambito di «Utopia 500», il progetto della casa editrice Il Margine in collaborazione con il Servizio attività culturali della Provincia di Trento, che 500 anni dopo l'isola della pace, della bellezza e della giustizia immaginata da Thomas More in «Libellus vere aureus, nec minus salutaris quam festivus de optimo rei publicae statu, deque nova insula Utopia», noto come «L'utopia», ripropone il binomio arte-natura come uno dei fronti più fecondi per rifondare l'umana convivenza. Un gesto «utopico», quello di Julia, che ricorda come sia importante il contributo di ognuno per la salvaguardia del pianeta.

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Giovedì, 01 Settembre 2016

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